AUDIO
Letto e interpretato da Paolo Demanincor - Musica Gilberto Quattrocchio (mp3)
nota: in riferimento al vetero testamentario Cantico dei Cantici con cui la Maddalena aveva finito per essere strettamente associata e chiamata
" Domna del Aquae" (Signora delle Acque).
Video - https://www.youtube.com/watch?v=BTvbqaycmlE
PISTOIA
CHIESE: MATRICE QUATTROCCHI
La pieve, citata nelle bolle papali
a partire da quella di Innocenzo II del 21 dicembre 1133, si trovava in posizione
baricentrica rispetto all’ampio territorio di giurisdizione, che comprendeva
la vallata della Bure di Santomoro ed una vasta
zona della pianura fino a Chiazzano. Matrice
delle chiese di Quattrocchi nella zona di San
Rocco, di Santa Maria a Pecunia e di Santa
Maria a Chiazzano, dipese sempre, dal punto di vista patrimoniale, dalla
canonica di San Zenone.
Quel poco che purtroppo oggi rimane fu
edificato dal vescovo Leone (1067-1085), per provvedere di una parrocchia i
fedeli che abitavano nel vicino castello, non essendo più sufficiente
l’antica chiesa di Santa Maria a Pecunia, ma probabilmente questa data
si riferiva alla ricostruzione della chiesa che aveva sostituito un più
antico edificio. Infatti, benché la pieve non fosse compresa tra quelle
elencate nel diploma ottoniano del 998, ad un territorium de plebe Sancti Quirici
fanno riferimento due pergamene della canonica di S. Zenone risalenti al 1036
e al 1042.
L’istituzione della pieve è
quindi da riferire ai primi decenni del secolo XI; ma non è da escludere
che l’impianto di un edificio più antico (oratorio, ospizio, o
cella monastica) risalisse all’alto Medioevo. La consuetudine nella Chiesa
pistoiese di seguire il calendario ecclesiastico greco, che registra la commemorazione
del martire Quirico il 15 luglio, anziché il 16 giugno come quello romano,
fa supporre infatti che la chiesa primitiva, utilizzata come luogo di culto,
ma forse anche come ospizio (l’edificio si trovava infatti lungo un itinerario
transappeninico), risalisse addirittura ad epoca bizantina (VI secolo), o longobarda
(VII-VIII secolo) e fosse stata quindi fondata da missionari orientali. Di questa
consuetudine liturgica abbiamo una sicura conferma nel verbale della visita
pastorale del vescovo Gherardi del 1680.
Situata in un luogo isolato presso una
fonte ritenuta miracolosa, la chiesa-oratorio costituì fin dalle origini
una sorta di segnavia ed una stazione di tappa lungo uno dei percorsi collinari
che dall’abbazia di Fontana Taona si dirigevano verso Pistoia.
I maggiori corsi d'acqua che passano
per questo territorio sono, di quà dall'Appennino, i fiumicelli Brana
e Bure. Quest'ultimo partendo da due seni di colline porta seco i nomignoli
di Bure di Candeglia e di Bure di S. Moro innanzi di unirsi in un solo sotto
il poggio di Monte Cuccoli o della Pieve di Val
di Bure.
LE DIOCESI DI PISTOIA
Chiesa di SS. Maria e Rocco - S. Rocco
Nella località detta oggi di
San Rocco esistevano almeno fin dal 1104 due chiese. S. Michele a Sarlocco e
S. Maria a Quattrocchi, la prima sulla sinistra
e la seconda sulla destra della Bure, il cui antico alveo (spostato circa un
secolo più tardi) corrispondeva all'attuale tracciato della via di S.
Rocco. Entrambe le chiese, in origine forse di natura privata, ebbero funzioni
parrocchiali almeno dal XIII secolo e furono comprese tra le chiese suburbane,
ed in particolare tra quelle fuori porta Guidi.
Per tutto il secolo XIV si hanno notizie delle due chiese; ma a partire dal
secolo XV si perdono le tracce di quella di Sarlocco. Verso la metà del
secolo XVI fu costruito nel territorio di S. Maria a Quattrocchi
un oratorio dedicato a San Rocco, forse come ex voto dei cittadini sopravvissuti
alla peste del 1541. L'oratorio, già documentato nel verbale della Visita
del 1575, sorse in prossimità dell'ormai scomparsa chiesa di S. Michele
a Sarlocco. La strana somiglianza dell'antico toponimo col nome del santo protettore
degli appestati può essere stata determinante per la scelta del luogo
ove costruire il nuovo edificio di culto.
QUATTR'OCCHI,
oppure S. MARIA A S. ROCCO nella Valle dell'Ombrone pistojese. -
Questa contrada, che porta il vocabolo capriccioso dato alla sua chiesa parrocchiale
nel piviere di S. Quirico in Val di Bure, è compresa nella Comunità
di Porta S. Marco, Giurisdizione Diocesi e circa un miglio toscano grecale di
Pistoja, Compartimento di Firenze.Come e donde mai a cotesta chiesa derivasse
il nome di Quattrocchi sarebbe inutile congetturare;
fatto stà che sotto cotesto vocabolo la si trova designata anche nel
secolo XIII, poiché un istrumento del 4 settembre 1250 fatto in Pistoja
tratta del fitto di un pezzo di terra posto in Val di Bure in luogo detto a
S. Maria a Quattrocchi. - (ARCHIVIO DIPLOMATICO
FIORENTINO, Carte dell'Opera di S. Jacopo di Pistoja.)La parrocchia di S. Rocco,
o di S. Maria a Quattrocchi nel 1833 aveva 333
abitanti. titolo della chiesa: S. Maria
(Prioria) alias a Quattriachi (Quattrocchi)
abitanti anno 1551 n° 171, abitanti anno 1745 n° 466, abitanti anno
1833 n° 330, abitanti anno 1839 n° 409.
Nel 1616 il vescovo Del Caccia trasferì
la sede parrocchiale di S. Maria a Quattrocchi nell'oratorio;
e nel 1680 il vescovo Gherardi fece sconsacrare la vecchia chiesa, le cui muraglie
rimasero incorporate in una casa colonica. Tra il Seicento ed il Settecento
una nuova chiesa, con il titolo di S. Maria Assunta, fu edificata accanto all'oratorio.
In epoca più recente (1934) fu demolito il cinquecentesco oratorio di
S. Rocco ed al suo posto fu costruita, su progetto dell'arch. Raffaello Franci
o.f.m., la nuova chiesa parrocchiale di S. Maria, che fu consacrata l'11 agosto
1934. Il titolo di S. Rocco fu trasferito alla contigua chiesa di S. Maria Assunta,
la festa di S. Rocco è celebrata come quella del patronus principalis
loci.
Chiesa di S. Maria Assunta (a Quattrocchi) ---- Oratorio di San Rocco (S.Maria a Quattrocchi)
Scheda sitoDizionario
Geografico Fisico
della Toscana
di Emanuele Repetti
Regesto delle Chiese italiane?
- Pagina 148
di Arch. Giuseppe M. Jonghi Lavarini, Arch. Edmondo M. Jonghi Lavarini - 1996
- 230 pagine
A Destinazione d'uso: Oratorio officiato Dopo la pestilenza del 1541, nel territorio della chiesa di S. Maria a Quattrocchi, fu edificato un oratorio ..
Pistoia e la Toscana nel Medioevo: studi di Natale Rauty, Elena Vannucchi - 1997
Santa Maria a Quattrocchi, in BSP, III serie, XIX, (LXXXVI), 1984, pp. 117-123.
Indicatore topografico della Toscana granducale: ossia compendio alfabetico- Pagina 301
QUATTROCCHI, nella Valle dell'Ombrone Pistoiese, altrimenti detta S. Maria a s. Rocco : vano è il cercare l'etimologia di un tal bizzarro nome; certo è che trovasi in un istrumento del 1250.
SCHEDA : SAN ROCCO
Nascita: Montpellier, data imprecisata tra il 1348 ed il 1350; rimasto orfano distribuisce i suoi beni ai poveri e parte per Roma per andare a venerare la tomba di S. Pietro. Durante il viaggio, attraversando luoghi contagiati dalla peste (Piacenza, Novara, Roma) si dedica allassistenza dei malati, senza preoccuparsi di poter essere anche lui contagiato. Per un bubbone, apparsogli sulla gamba, rimane per un po di tempo vicino al fiume Po, nei pressi di Piacenza, lontano dai centri abitati, nutrendosi del pane, che ogni giorno un cane randagio gli porta. Guarito continua l'assistenza agli appestati durante il viaggio di ritorno in Francia e la sua fama di santo che soccorre i malati si diffonde dovunque. In Italia è molto famosa sia una chiesa a lui dedicata a Venezia, dove sono depositate le sue reliquie, sia il Santuario di Acquaro di Cosoleto (RC), dove si venera una sua miracolosa immagine specialmente in occasione della festa celebrata il 16 agosto ed il primo novembre di ogni anno con la partecipazione di numerosi pellegrini, provenienti dalla Calabria. Morte: Voghera, notte tra 15 e 16 agosto di un anno imprecisato tra il 1376 ed il 79. Venerato: Chiesa cattolica romana, Chiesa ortodossa greca, Chiesa Anglicana come Pellegrino e Taumaturgo. Patrono di Contagiati, Emarginati, Viandanti e Pellegrini, Operatori Sanitari, Farmacisti, Volontari, Animali.
SCHEDA: SAN QUIRICO
Non è certo a quale città fosse legato il martirio del fanciullo Quirico, che insieme alla madre Giulitta fu ucciso al tempo di Diocleziano; ma è noto che fu un martire orientale il cui culto si estese rapidamente a tutto il mondo cristiano mediterraneo, dalla Siria alla Spagna.
FIRENZE
STORIA DEI CARNESECCHI - NOMI DELLE FAMIGLIE - CATASTO FIRENZE 1427
La famiglia Quattrocchio risulta presente nei nuclei stanziati entro le Mura
Tra le notizie riguardanti Palazzo Bonaventura di Firenze è riportato:
"Palazzo Farnese a metà Quattrocento, quando il Regio Palazzo Banca d'Italia palazzo dei Coronari a destra di ..Clemente X, e della consegna ha attualmente sede l'Università Albornoz; Palazzo QUATTROCCHI Stile Liberty Palazzo di Piazza Rinascimento, sorge Palazzo Ducale".
LIVORNO
UNA NASCITA DIFFICILE . La Testimonianza di
Daniela Sarfatti, una donna Ebrea che ha conosciuto
il dolore del suo popolo e la barbarie della Shoah. Fu in quello scantinato
che Daniela vide la luce: fu un parto tremendo, che richiese luso del
forcipe e 36 punti di sutura. Il padre, disperato, andò in cerca di un
medico e gli fu indicato il professor Quattrocchi,
il quale si precipitò a prestare aiuto senza volere una lira in cambio:
si scoprì più tardi che aveva la
moglie ebrea. Quando nacque Daniela, gli zii materni
vennero a trovarla. La madre, con lingenuità di chi non si aspetta
che la situazione possa ulteriormente precipitare, li presentò usando
dei cognomi ovviamente falsi.
la Settimana di Livorno Notiziario locale Direttore responsabile
Andrea Fagioli. 17 febbraio 2013.
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